Cadidavid: Una Storia Calcistica Nata in Piazza

Le origini del calcio a Cadidavid si perdono nella nebbia del tempo, ma si stima che i primi calci siano stati tirati intorno al 1920-21. Allora, il campo da gioco era la stessa piazza del paese, con una porta rudimentale disegnata sulla facciata della chiesa. I pionieri del calcio cadidavese indossavano pantaloncini bianchi e maglie di lana rosso mattone con una striscia trasversale scura, sfidandosi con un’attrezzatura di fortuna.

I Primi Pionieri

Tra i primi calciatori che hanno dato vita alla squadra di Cadidavid, si ricordano nomi come Luciano Albertini, Cesare Perbellini, Angelo Rosetti e Giovanni Bertoli. La passione per il gioco era tanta, tanto da spingere Don Silvio Aldrighetti e Don Gaetano Martini ad aprire un campo sportivo parrocchiale, offrendo ai giovani un luogo dove coltivare il loro amore per il calcio.

Nel 1927 nasce l’Unione Sportiva Olindo Raggi, un omaggio al corridore motociclistico tragicamente scomparso nello stesso anno. Cinque anni dopo, nel 1932, la squadra cambia nome in US Cadidavid e trova una nuova casa al campo Terruzzi. I colori sociali diventano biancoblù e la passione per il gioco unisce un’intera comunità.

L’Ascesa e la promozione in Serie C

Un capitolo fondamentale della storia del Cadidavid è quello degli anni Quaranta. Nel 1945-46, la squadra, guidata da Attilio Sega, conquista un doppio trionfo: la Coppa del Veneto e il Campionato Veneto di Prima Divisione. Un successo storico che avrebbe dovuto portare alla promozione in Serie C, ma che fu purtroppo impedito da difficoltà finanziarie.

Nonostante le difficoltà, il Cadidavid continua a mietere successi e a lanciare giovani talenti. Nomi come Sergio Sega, Bruno Dal Bon, Corinno Facci e Ferruccio Caceffo, cresciuti nel vivaio cadidavese, approdano in Serie A e Serie B, portando alto il nome del paese.

Un Legame Indissolubile

La storia del Cadidavid è una storia di passione, di sacrifici e di un legame indissolubile tra la squadra e la comunità. Tanti sono stati i presidenti e i dirigenti che si sono succeduti negli anni, ciascuno portando il proprio contributo alla crescita del club.

Ricostruire cinquant’anni di storia è un’impresa ardua, ma una cosa è certa: il calcio a Cadidavid non è solo uno sport, è una parte integrante dell’identità del paese. I ricordi, le emozioni e le vittorie vissute sul campo sono un patrimonio inestimabile che viene tramandato di generazione in generazione.

Gli Anni d’Oro e le Sfide degli Anni ’80 e ’90

L’Associazione Calcio Dilettantistica Cadidavid ha vissuto negli anni un percorso ricco di alti e bassi, segnato da promozioni, retrocessioni e momenti di grande entusiasmo. Negli anni ’80, la squadra si è distinta nel Campionato di Seconda Categoria, ottenendo risultati più che l’onorevoli. L’arrivo di Perbellini alla presidenza ha dato una svolta, culminando nella storica promozione in Prima Categoria nel 1986-1987.

Tuttavia, il calcio è un gioco fatto di continui cambiamenti, e così, nel 1989, il Cadidavid è retrocesso in Seconda Categoria, categoria in cui è rimasto fino al 1996. In quegli anni, la squadra ha lottato con tenacia, ottenendo infine la promozione dopo aver superato gli spareggi.

Un Nuovo Millennio, Nuove Sfide

Il nuovo millennio ha portato nuove sfide per il Cadidavid. Sotto la guida di Luigino Ciocchetta, la squadra ha compiuto un’ulteriore scalata, passando dalla Prima Categoria alla Promozione in pochi anni. Tuttavia, la permanenza in questa categoria è stata altalenante, con diversi tentativi di promozione andati a vuoto.

Nel 2009, con l’arrivo di Francesco Dalle Pezze alla presidenza, il Cadidavid ha vissuto un nuovo periodo di crescita. Dopo un terzo posto in classifica, la squadra ha conquistato la promozione in Promozione tramite i play-off.

Le Sfide degli Ultimi Anni

Gli anni successivi sono stati caratterizzati da un’altalena di emozioni. Il Cadidavid ha lottato per la salvezza, ha vissuto gioie e delusioni, ma ha sempre mantenuto un forte legame con la comunità. L’arrivo di allenatori come Corazzoli Armando, che ha portato la squadra alla vittoria del campionato e ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, ha dato una spinta ulteriore al progetto.

Nonostante i momenti difficili, il Cadidavid ha sempre puntato sul settore giovanile, investendo sui giovani talenti e assicurandosi un futuro promettente.

Il Cadidavid tra l’Euforia della Promozione e la Disillusione della Retrocessione

L’anno 2017 segna un punto di svolta per l’ACD Cadidavid. Con l’arrivo di Ermanno Dosso alla presidenza, al posto di Francesco Dalle Pezze, la società intraprende un nuovo percorso. La squadra, galvanizzata da un rinnovato entusiasmo, domina il campionato 2019/2020, scalando le classifiche e avvicinandosi sempre più alla promozione in Promozione.

La Promozione Anticipata dal Covid

A sole cinque giornate dalla fine del campionato, quando la squadra era saldamente in testa alla classifica, la stagione viene bruscamente interrotta dall’emergenza sanitaria globale. Il Covid-19 costringe alla sospensione di tutte le attività sportive, congelando il campionato e lasciando un amaro in bocca ai tifosi cadidavesi. Nonostante ciò, il primo posto in classifica permette alla squadra di festeggiare una promozione storica, frutto di un lavoro certosino e di una stagione straordinaria.

Un Investimento per il Futuro

Nel frattempo, la società non si ferma e investe nel futuro. Vengono costruiti ben tre campi in sintetico, un’opera di grande rilevanza che permette di migliorare notevolmente le strutture sportive a disposizione dei giovani calciatori e della comunità.

La Retrocessione e le Nuove Sfide

Purtroppo, la gioia della promozione non dura a lungo. Nel campionato 2022/2023, il Cadidavid retrocede in Prima Categoria. Un duro colpo per la società e per i tifosi, che speravano in una consolidata presenza nella categoria superiore.

Conclusioni

La storia recente dell’ACD Cadidavid è un esempio di come lo sport possa riservare sorprese inaspettate. L’euforia della promozione, interrotta bruscamente dal Covid, e la successiva retrocessione, hanno segnato un periodo turbolento per la società. Tuttavia, l’impegno profuso nella costruzione dei nuovi campi in sintetico dimostra la volontà della dirigenza di guardare al futuro con ottimismo e di continuare a investire nello sviluppo del calcio giovanile.